Lavoro: RICHIAMO IN SERVIZIO DEI PENSIONATI - #notizieirno.it#

Prot. N. 525/2015/AG/ag Salerno, lì 11.10.2016
Al Sig. Presidente
Corte di Appello Salerno
E p.c.
Al Ministero della Giustizia
Roma
Al Consiglio Superiore della
Magistratura
Al Coordinatore nazionale CISL FP
Giustizia – Roma

Agli Organi d’Informazione

Oggetto: progetto “richiamo in servizio dei pensionati” presso gli Uffici Giudiziari di Salerno.


La scrivente Organizzazione Sindacale ha avuto notizia, in via del tutto ufficiosa (cioè tramite voci di corridoio), di un progetto di codesta Presidenza teso a voler richiamare al lavoro ex lavoratori (allo stato in pensione), sì da instaurare una sorta di “volontariato” lavorativo.
Questa O.S. non nasconde di aver preso “sottogamba” la circostanza, poiché ritenuta inverosimile. Ora, invece, per la quantità delle c.d. “voci di corridoio”, appare utile approfondire la questione!
Parrebbe (ma anche queste sono voci di corridoio) che i colleghi, si ribadisce attualmente in pensione, possano essere richiamati in servizio con l’utilizzo di una “convenzione” tra la Corte di Appello di Salerno e gli stessi, con la previsione di prestazioni lavorative gratuite. Detti ex lavoratori (attualmente pensionati e percipienti il relativo trattamento economico) andrebbero a occupare i precedenti ruoli ricoperti, vedi prossima apertura della cittadella giudiziaria (gestione degli acquisti di beni strumentali, eccetera).
Se detta previsione dovesse rispondere a verità ci troveremmo al cospetto di un paradosso assoluto, poiché:
- gli attuali pensionati andrebbero a occupare posti di lavoro destinati ad altri cittadini in attesa di lavoro (inoccupati, stagisti, lavoratori a tempo determinato, eccetera);
- l’attuazione del c.d. progetto “ex pensionati di nuovo al lavoro” instaurerebbe una sorta di sfruttamento degli stessi che, tra l’altro, non avendo più le qualità intrinseche dei pubblici dipendenti, non si comprende a che titolo possano essere utili;
- l’utilizzo degli ex pensionati in ruoli di responsabilità non più attribuibili agli stessi, creerebbe una chiara e grave discriminazione a carico dei colleghi in servizio che, in maniera del tutto naturale e così come accade e deve accadere sempre, occupano il posto di quanti vanno in pensione.
Funzione Pubblica

Pare, inoltre, che vi sia la previsione di richiamare in servizio anche ex personale magistratuale. Anche in questo caso valgono le motivazioni sopra espresse con l’aggiunta che non si comprende cosa possano fare questi ex magistrati che, comunque, non possono svolgere attività giurisdizionale: li releghiamo a semplici ricerche giurisprudenziali???
V’è, da ultimo, da dire che i pensionati richiamati in servizio, in una sorta di “richiamo alle armi”, non svolgerebbero, in assoluto, alcuna attività di volontariato!!!
Il volontariato, quello vero e necessario, è altro, come, ad esempio, fare assistenza agli anziani, prestare “servizio” nelle case famiglia e/o nelle mense dei poveri, eccetera.
Qui, viceversa, si andrebbero a occupare solo posti di lavoro destinati e/o destinabili ad altri, tanto da mortificare fortemente la dignità e la professionalità dei lavoratori rimasti in servizio.
La CISL FP di Salerno, per quanto sopra, chiede, laddove fosse vero il c.d. progetto “pensionati di nuovo al lavoro”, la sospensione dello stesso.
Al Ministero della Giustizia, al Consiglio Superiore della Magistratura, al Coordinatore Nazionale della CISL FP Giustizia, di intervenire autorevolmente sulla questione al fine di evitare le ingiustizie sopra evidenziate.
Cordialità.
Il Coordinatore Provinciale
Ministeri - Agenzie Fiscali - EPNE


Antonio Galatro

Commenti