Sabato un mix di stili attende il
pubblico
negli space del pianeta rosso di
Cava dei Tirreni
Domenica la proiezione
del film “Il Cigno Nero”
Grande successo per la
mostra di Francesco Squeglia “Prima che sia forma”
Salerno,
11 novembre 2016 Danza a 360 gradi. Si riconferma la magia dell’arte
coreutica il filo conduttore unico di Marte in Danza, seconda edizione
dell’appuntamento patrocinato dal Comune di Cava de’ Tirreni, promosso e
ospitato dal Marte – Mediateca Arte Eventi, in programma fino al 27
novembre negli space del centro culturale metelliano.
Allo scopo di
offrire allo spettatore un sogno ad occhi aperti, un evento nell’evento che
coinvolga ospiti importarti, professionisti, ma anche le scuole di tutta la
Campania e spettatori che amano cibarsi di quest’arte, la II edizione si prepara
a vivere il suo secondo finesettimana, in cui si concentrano tanti
appuntamenti, in cui ogni appassionato può riconoscersi e a chiunque è permesso
di sognare.
Scocca l’ora del secondo live. Sotto la direzione
artistica di Pina Testa e Stefano Angelini, rispettivamente étoile e
solista del Teatro San Carlo di Napoli, da tempo uniti professionalmente nella
diffusione dell’arte della danza attraverso spettacoli e manifestazioni a tema,
sabato 12 novembre andrà in scena lo spettacolo il “Viaggio nella Danza”:
un mix
travolgente che dal rigore classico traghetterà allo stile contemporaneo, senza
dimenticare l’energia del musical, l’eleganza del modern e poi tutta la grinta
dell’hip hop, la break.
Domenica invece
alle 18.30, la proiezione del film “Il Cigno nero”. La pellicola del 2010 diretta da Darren Aronofsky, racconta
la rivalità tra due ballerine di danza classica coinvolte nella produzione
newyorkese de Il lago dei cigni.
Infine i laboratori
(tre le tipologie distinte per età a cura dell’Associazione l’Albero delle Idee
e della Scuola Obiettivo Danza) attendono i giovani fruitori (dai 5 ai 12
anni) dal venerdì al sabato per scoprire giocando quanto fascino si celi in
quella polvere di palcoscenico.
A
fare da trait de union la mostra “Prima che sia forma” di Francesco
Squeglia, una
piccolissima selezione di un’attività lunga dieci anni che lo ha visto essere
testimone e fotografo delle più importanti compagnie di danza mondiali e delle
più grandi étoile. Un’ esposizione già apprezzata da tantissimi e che ci regala
la parabola della danza che passa dalle più giovani stelle di questo firmamento
come Anbeta Toromani e Alessandro Macario o Svetlana Zakharova e Sergei Polunin
e Alessandra Amato, passando per la possente grazia di Roberto Bolle con Polina
Semionova fino ad arrivare a due ballerine che sono già iscritte nella storia
della danza: Carolyn Carlson e Carla Fracci nella sua recente esibizione al
Teatro San Carlo per il suo ottantesimo compleanno.
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