Ennesima truffa perpetrata ai danni di anziani, a Mercato S. Severino.
Sebbene, secondo il capitano Alessandro Cisternino, sia il primo caso del 2017
- ma nella Valle Irno, nell’Agro e (in generale) nella provincia di Salerno il
fenomeno è purtroppo assai frequente.
Nella mattinata del 19 gennaio ultimo scorso, i nonni di una ragazza
residente a S. Severino hanno ricevuto una telefonata da un individuo di sesso
maschile, che asseriva di passare per casa allo scopo di prelevare una somma di
denaro che il figlio dei coniugi (lo zio di questa signora) gli doveva.
A quanto pare, non una cifra inconsistente: ben 2mila euro – secondo i
protagonisti.
Un gruzzoletto frutto dei sacrifici di una vita, sparito – così –
nelle tasche di uno o più bellimbusti…
La giustizia, comunque, deve effettuare il suo corso; per questo ed
altri episodi di crudeltà e furbizia umana e sociale.
Uno dei due anziani ha pensato a contattare subito il figlio, tramite
cellulare - appunto per assicurarsi sulla veridicità dei fatti - ma è accaduto
che il truffatore, ben vestito e di mezza età, è riuscito a deviare la chiamata
sul suo telefonino. Così si è spacciato per il figlio della coppia e ha confermato
la sua versione, estorcendo il denaro. Ciò, presentandosi – con molta
nonchalance – presso l’abitazione degli anziani suddetti. L’accaduto è stato
denunciato alle forze dell’ordine, che hanno ravvisato una truffa ben
congegnata e pianificata. I familiari dei due malcapitati non stigmatizzano
l’entità dei soldi prelevati con questo sistema dal turlupinatore, bensì sono
consci della situazione di pericolo vissuta dagli ingenui nonnini; hanno avuto
paura di quel che sarebbe potuto capitare se – per caso – i nonni non avessero
avuto con sè il denaro.
E così raccomandano alle persone di età elevata di non fidarsi, di non
aprire le porte di casa a chiunque si spacci per tecnico non autorizzato o
addirittura per carabiniere. La stessa raccomandazione delle “vere” e reali
forze di sicurezza sul territorio – lo dice Cisternino. Che invita a sporgere
denuncia senza por tempo in essere. Ai cronisti il compito di sensibilizzare
sulla delicata questione.
Nei mesi scorsi, sempre a S. Severino, sono successe fattispecie simili:
a essere stati ingannati anche parenti (sempre over 60) di medici e
professionisti del comprensorio; chi per una presunta consegna di un pacco
ordinato on line e chi per far uscire il figlio da prigione, alla guida senza
patente.
Alla fine del 2016 le truffe non sono andate a buon fine a Capaccio e
a Agropoli; qui i vecchietti non sono cascati nel tranello. Altri inganni a
Cava de’ Tirreni, dove i malviventi volevano imbrogliare una donna facendosi
credere nipoti – e quindi facendosi “prestare” ben 500 euro per un pacco via
mail.
guarda il video [...]
ANNA MARIA NOIA
Commenti
Posta un commento