Altro weekend, altro debutto per la
compagnia La Ribalta di Salerno. Questa volta ad essere rappresentato sul palco del teatro di via Calenda sarà LIOLA', celebre testo di Luigi Pirandello (originariamente in dialetto siciliano)
riadattato e rivisitato dalla regista Valentina Mustaro.
La commedia esordirà Sabato, 22 Aprile, alle 21 per poi replicare Domenica, 23 Aprile, alle 19.
A dare il via
alla narrazione è zio Simone Palumbo, egli è in pena perché, nonostante
quattro anni di matrimonio in seconde nozze con la giovane Mita, non ha
ancora un figlio a cui lasciare la "roba", cioè tutti i suoi averi. Su
di lui e su questa sua ossessione convergono
le trame dei giovani Liolà, Tuzza e Mita che permettono di affrontare
diversi tematiche, una su tutte riguarda il rapporto tra l'individuo e
la società:
<< L'idea viene dal paragone, sorto leggendo quest'opera, tra la vita legata alle campagne del siciliano e quella che è la vita nell'ambiente campano. - spiega la regista Valentina Mustaro - Questa mancanza di scissione tra vita comunitaria e vita privata, insomma tutti sanno tutto di tutti. E andando anche oltre “l'inciucio”, l'individuo deve continuamente dare giustificazione delle proprie scelte agli altri, ne risponde in prima persona ma anche in rapporto allo sguardo della società. La vita privata è in balia di tutti.>>
<< L'idea viene dal paragone, sorto leggendo quest'opera, tra la vita legata alle campagne del siciliano e quella che è la vita nell'ambiente campano. - spiega la regista Valentina Mustaro - Questa mancanza di scissione tra vita comunitaria e vita privata, insomma tutti sanno tutto di tutti. E andando anche oltre “l'inciucio”, l'individuo deve continuamente dare giustificazione delle proprie scelte agli altri, ne risponde in prima persona ma anche in rapporto allo sguardo della società. La vita privata è in balia di tutti.>>
A rendere simbolicamente l'idea ci penserà la scenografia della
piece,
dominata da una scala centrale che conduce ad una abitazione circondata
da “panni stesi ad asciugare”, stereotipo dei vicoli partenopei.
Le scale rappresenteranno la società, infatti l'azione si svolgerà
tutta lì come se la rampa fosse un luogo di ritrovo; mentre la casa, in
cima alla gradinata, raffigura l'io immerso continuamente nella
collettività. Non è un caso che la padrona dell'abitazione
sarà costantemente tirata in ballo dagli altri personaggi, la sua
storia diventa la storia di tutti.
Ovviamente in questo mondo rurale, piccolo nel suo egoismo e ipocrisia, non mancheranno gli aspetti tipici della commedia Pirandelliana, dove proprio colui che appare il colpevole trasgressore delle norme sociali, Liolà, è invece il giusto e generoso riparatore dei torti subiti da chi è stato ingannato.
Ovviamente in questo mondo rurale, piccolo nel suo egoismo e ipocrisia, non mancheranno gli aspetti tipici della commedia Pirandelliana, dove proprio colui che appare il colpevole trasgressore delle norme sociali, Liolà, è invece il giusto e generoso riparatore dei torti subiti da chi è stato ingannato.
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