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Al segretario nazionale Matteo Renzi p.c. al segretario regionale Assunta Tartaglione
Caro segretario, sono
costretto a scriverti per segnalarti ancora una volta una delle tante
anomalie "schizofreniche" che caratterizzano i processi politici della
regione Campania. Il caso in questione è quello di Mondragone, comune di
frontiera della Provincia di Caserta, una delle realtà più difficili
della nostra regione. A Mondragone negli ultimi cinque anni si è di
fatto realizzato un governo di "salute pubblica", con un bravo sindaco
che ha guidato una giunta civica sostenuta dal partito democratico. Il
sindaco, simpatizzante di Forza Italia, ma disponibile a ricandidarsi
con una lista civica per continuare a governare con il sostegno del
nostro partito, ha ereditato un comune sciolto per infiltrazione
camorristica. Il circolo del Pd nei mesi scorsi, comprendendo questo
sforzo positivo, alla presenza della senatrice Teresa Armato, delegata
della segreteria regionale, ha deliberato all'unanimità il sostegno
all'attuale sindaco, chiedendo l'utilizzo del simbolo del partito
democratico. Di fronte alla limpidezza e alla chiarezza di tale processo
sono seguite una serie di "omissioni" politiche e mancate prese di
posizione, a volte anche frutto di atteggiamenti ostruzionistici, che
tutt'ora, a poche ore dalla presentazione delle liste, non hanno ancora
determinato dal parte del commissario provinciale sen. Mirabelli, una
decisone definitiva. Tale atteggiamento e' poco rispettoso delle
dinamiche territoriali, che in una situazione di tale complessita'
richiederebbero cautela, non soltanto politica. Circola, infatti, un
retroscena, ovviamente tutto da verificare, in base al quale la non
concessione del simbolo al circolo locale del partito, sarebbe
determinata da una sorta di accordo di desistenza con un consigliere
regionale del luogo, tale Zannini, escluso dalle liste del partito
democratico nel corso delle ultime elezioni regionali perche' ritenuto
tecnicamente "impresentabile" in base alle nostre previsioni statutarie,
poi candidato ed eletto nella lista di Centro democratico. Stiamo
parlando, lo ricordo ancora, di un comune negli anni scorsi sciolto per
infiltrazione camorristica. Non ho ragione di dubitare dell'onesta'
intellettuale del sen. Mirabelli, ma comprenderai la delicatezza dei
luoghi e dello scenario politico, che impone a tutti noi di assumere
atteggiamenti chiari e trasparenti. La politica, poi, fa il resto ed il
rispetto della volontà dei nostri iscritti.
Ti chiedo, pertanto, a poche ore dalla presentazione delle liste, di assumere una iniziativa politica risolutiva.
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