Il suo sorriso non si è spento, anzi continua imperterrito – più della
morte stessa – a illuminare i volti dei piccoli pazienti cui ha donato gli
organi, per volere dei genitori affranti. È l’ultimo respiro, un “miracolo” di
bontà e dolcezza, della 15enne Valentina Cerrato. Un’adolescente sanseverinese
che ha perso la vita – giovedì primo giugno scorso – per un sinistro stradale avvenuto
all’altezza del supermarket “Euro Spin”, lungo l’arteria provinciale che
collega tra loro le frazioni Curteri e S. Angelo di Mercato S. Severino.
L’incidente è avvenuto mentre la ragazza percorreva lo snodo viario in sella ad
una motocicletta, assieme al fidanzato 18enne. L’alta velocità, unita a
tragiche e sfortunate coincidenze, ha fatto sì che Valentina (in latino “colei
che è forte, che sta bene”) fosse sbalzata – nonostante il casco integrale –
dal sellino e battesse la testa violentemente a terra. L’urto è stato forte,
implacabile, inesorabile. Entrambi i conducenti del mezzo – appunto la giovane
e il fidanzato 18enne – hanno riportato danni gravissimi (per il ragazzo
fratture e traumi). Ora gli organi della dolce adolescente, solare e allegra –
per uno dei primi trapianti/espianti pediatrici al “Ruggi d’Aragona” (S.
Leonardo, dove la Cerrato era stata ricoverata e dove è spirata lunedì 5 giugno
– in precedenza era giunta in gravi condizioni al “Fucito” di Curteri) – hanno
ridato speranze di vita a piccoli sfortunati: il cuore batte nel corpicino di
un bimbo al “Bambino Gesù” di Roma; i lobi sinistro e destro del fegato, oltre
al rene e infine al pancreas – e, si dice, alle cornee – sono andati anch’essi
a pazienti di giovane età. Dalla morte, la vita. Da S. Severino verso il
Paradiso. La 15enne era originaria della frazione S. Angelo e pare che anche il
moroso fosse dei dintorni di S. Severino. i genitori si chiamano Luigi Cerrato
e Maria Venere. Terza di quattro sorelle, pare che l’ultima frequenti la scuola
elementare di S. Vincenzo a Mercato S. Severino. Una bambina dolcissima, come
la sorella appena deceduta. Alcune voci la vorrebbero con la sindrome di Down.
I parenti del fidanzato gestiscono il panificio “La magia del pane”, tra S.
Vincenzo e Costa di S. Severino. Valentina frequentava l’istituto alberghiero
di Montoro, il “Ronca”. Con profitto. Gli amici e le amiche di scuola –
ovviamente – sono addolorati. Come i parenti, che le hanno tributato il loro
ultimo e straziante saluto il 7 giugno alle 14 a S. Angelo. Sulla pagina
Facebook, il social network dove la ragazzina possedeva un profilo con tante
immagini e foto legate alla sua esperienza e alla sua età, c’è ora anche il
sito “In memoria di Valentina Cerrato”. In cui le tante persone che le volevano
bene – tantissime – ricordano che hanno aspettato (al momento in cui scriviamo
tutto è già concluso) presso il ristorante “Eco dei monti” a S. Angelo il
feretro, la piccola bara di Valentina. Proveniente dall’ospedale salernitano.
Per poi “scortarla” (idealmente ma anche materialmente) alle 13.30 in chiesa.
Costernato per l’accaduto anche il parroco don Antonio Sorrentino, che
si è stretto attorno alla attonita ed incredula comunità e collettività. Non si
può spiegare il dolore per una perdita simile; una ragazza nel fiore degli anni
– prematuramente strappata agli affetti più cari. A maggio fu un’altra giovane,
la vittima di un ulteriore incidente stradale: Maria Rosaria Santese, figlia
del noto imprenditore immobiliare Renato Santese – titolare della rete tv “Tele
Salerno Uno”, fu investita tra Eboli e Battipaglia dalla madre 46enne di un suo
amico che la aveva invitata a una festa in piscina. Anche in questo caso, un
urto violentissimo – in scooter – e la gamba tranciata di netto, con la morte istantanea
della 20enne. Due famiglie accomunate dal destino, tragico. Adesso le ragazze
riposeranno nella pace di Dio, in un mondo sicuramente migliore di quello che
hanno lasciato, troppo presto. Su Facebook tanti commenti inconsolabili.
Tra l’altro, una 17enne di Giffoni Valle Piana – sempre in questi
giorni – è deceduta per un fatale aneurisma alla fermata di bus. Si stava
recando a scuola, al liceo artistico “Sabatini Menna” di Salerno. Accasciata al
suolo in mattinata.
ANNA MARIA NOIA
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