
Ha detto il
direttore Andrea Volpe al lavoro per una
edizione 11
con piano B marchiata “Ci vediamo nel futuro”
Sul
sito del Premio una finestra tutta per loro: hanno dai 16 ai 20 anni
Bellizzi
(Salerno), 6 maggio 2020 Interpellare i ragazzi, smuovere la loro creatività,
condividerne energia e amore per la vita è da sempre l’anima di Fabula, il Festival in programma a settembre a Bellizzi che chiede loro
(tra l’altro in piena estate) di partecipare previa la scrittura di un racconto.
La macchina organizzativa non si ferma mai, i motori sono accessi 12 mesi
all’anno e la finestra su questa generazione, sale di tante novità che nel
tempo hanno dato sempre più corpo al Festival, è sempre aperta. Tant’è che
nell’ultimo mese, il direttore Andrea
Volpe ha pensato di “chiamarli a rapporto” per chiedere loro come si
sentissero.
Parte
da qui “Scritti da Fabula al tempo del
Covid 19” ,
un’iniziativa che, in una prima fase, voleva semplicemente dare voce a questi
giovani e ascoltarne stati d’animo ed emozioni. E invece, nel giro di
pochissimo tempo, a quel primo racconto se n’è aggiunto un altro e poi un altro
ancora. A distanza di poche settimane la casella di posta del Premio si è
riempita e di mail ne arrivano ancora. Di racconti ne saranno pervenuti un
centinaio: tutti diversi a loro volta sembrano raccontare una generazione
intera, quella tra i 16 e i 20 anni, tra sogni e realtà (a breve l’invito sarà
rivolto anche ai più piccoli).
Ed
ecco che allora le parole dei creativi
diventano un report sul loro mondo, un’indagine che emoziona e stupisce,
con sfumature che vanno dalla paura alla speranza, dalla sofferenza alla luce.
Un patrimonio di pensieri che offrono la possibilità di immaginare e credere in
una vita migliore.
«Questi ragazzi conservano un ottimismo
incredibile – racconta Volpe - una visione della vita diversa dalla
nostra perché contaminata dall’esperienza che emoziona, sono la luce sempre
accesa. Tra chi ha scritto c’è anche chi è partito dieci anni fa con Fabula e
che, nonostante sia diventato maggiorenne, riesce ancora a conservare un modo
di vedere le cose come se fosse imprigionato nella mente di un ragazzino».
GLI SCRITTI Tutti gli scritti sul sito ufficiale www.premiofabula.it. Di seguito lo stralcio di qualche racconto.
«Sono certa che quest’esperienza
cambierà il modo di osservare gli eventi…Sto imparando a comprendere il
potere di un pensiero, di un abbraccio e di una persona accanto. Quando tutto
sarà finito sapremo apprezzare anche quei piccoli ostacoli che la vita ci
porrà dinanzi perché potremmo dire di aver superato il peggio e che
finalmente il sole sarà sorto». Carmen
Cavallaro.
«Purtroppo ci ritroviamo ad affrontare
una vera e propria guerra, senza armi, silenziosa, fatta di pantofole e
pigiami, ma tragica più di qualunque altra, arrivata senza preavviso e che
sta portando con sé la nostra libertà, ma soprattutto la cosa più preziosa
che abbiamo: la vita. Tutto questo ci sta facendo capire quanto è lungo un
giorno, e quanto è importante avere una famiglia che ti ami». Noemi Pierro.
«In questi giorni riesco a percepire
la vanità dell’esistenza, la brevità della vita che è come un soffio, che
disperde i nostri resti nell’aria, e ciò che c’era prima non conta più
niente, non ha alcun valore. Conta l’hic et nunc, l’attimo, l’istante». Giorgia Lopaldi.
«ll corona virus è qualcosa
che possiamo sconfiggere solo con l’intelligenza, ha cambiato la
prospettiva in cui vedevamo il mondo. Stando a casa abbiamo aiutato anche gli
animali a riprendersi il loro spazio negli oceani: bisogna guardare le cose
da un’altra prospettiva per far sì che vadano per il verso giusto». Federica Sergio.
«Questa bruttissima situazione mi ha
privato degli ultimi giorni tra i banchi di scuola, la notte prima degli
esami, ricca di ansia, che, conoscendomi, mi avrebbe fatto rimanere sveglio a
pensare». Attilio Polito.
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FABULA PIANO B Le iscrizioni
sono aperte e, nella speranza di poter vivere l’evento nell’abbraccio che lo
contraddistingue, si sta immaginando anche un piano B per fare in modo che la
favola continui ripartendo da quell’appuntamento corale fatto di condivisione e
creatività. La squadra è al lavoro per una edizione 11 con piano B marchiata “Ci vediamo nel futuro” che, oltre a strizzare l’occhio alla trilogia immune all’usura
del tempo di Robert Zemeckis (che compie 35 anni) sottende tante cose. Anche
Fabula è un’avventura senza rivali…Ci vedremo presto, comunque ed
eventualmente, anche in altri modi…
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