Al Commissario Straordinario A.O.U. Salerno
Al Sub Commissario Sanitario A.O.U. Salerno
Al Direttore U.O.C. Acquisizione Beni E Servizi
Al D.M.P. Ruggi
Al Responsabile U.O.C. Sorveglianza Sanitaria
Al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione
Alla RSU
Ai delegati RSA/RSU/RLS CISL FP

Oggetto: urgente delocalizzazione spazi centralino Ruggi

In relazione all’oggetto, corre l’obbligo alla scrivente, avendo ricevuto, da parte di alcuni dipendenti del servizio, segnalazioni rispetto al luogo di lavoro in cui sono costretti a soggiornare nell’espletamento dei compiti assegnati, ribadire quanto già denunciato rispetto allo stato di pericolosità in cui gli operatori sono costretti a lavorare.
Purtroppo oramai è diventata consuetudine comportamentale di codesta azienda non solo non riscontrare eventuali suggerimenti, ma per la situazione specifica mostrare totale disinteresse alla condizione lavorativa dei propri dipendenti anche in considerazione che gli operatori nel n° di 17 unità in totale effettuano cicli a turno continuo sulle 24 ovvero 5 unità di mattina,3 unità di pomeriggio e 2 unità di notte, ubicati in una stanza di circa 35 mq, disattendendo a tutte le disposizioni normative riguardo alla messa in sicurezza dei lavoratori e senza DPI, in un unico  locale  chiuso e pertanto ad alto indice di assembramento, quindi senza alcuna preventiva messa in sicurezza.
Si ribadisce, per l’ennesima volta, che il locale è adiacente agli ambulatori di malattie infettive e che, sempre disattendendo al rispetto del protocollo aziendale riguardo ai percorsi di trasporto dei pazienti covid-19, i pazienti infetti passano dinanzi al locale per poter andare al piano 2° in pneumologia covid-19, quindi inquinando l’ambiente limitrofo e tutto il percorso.
Inoltre i lavoratori in questione devono anche collaborare nel chiamare la ditta di sanificazione poiché gli operatori che trasportano i pazienti sono anche sprovvisti di addetti che puliscono il percorso, quindi oltre al danno anche la beffa.
In ultimo, ma non per ultimo, il locale “centralino” ha una pavimentazione obsoleta e rotta, e in alcuni punti del locale ci sono anche fili elettrici scoperti, sottolineando la cura riguardo ai dettagli del nosocomio in questione.
In considerazione che molti di questi operatori hanno problemi di salute, verificata la gravità della situazione attuale e constatato che ci sono forti problematiche riguardo al far rispettare alcune ma semplici basilari regole di civiltà e di educazione, si invita i responsabili di settore ad adottare misure innovative e adeguate al fine di  evitare assembramenti, contagi e garantire la messa in sicurezza degli operatori del centralino, come da ultime disposizioni riguardo al distanziamento sociale e predisporre una diversa allocazione dei locali come ad esempio gli “ex locali comunali” situati al piano terra della palazzina amministrativa.
Con tale semplice attenzione si determina l’allontanamento degli addetti dai percorsi sporchi, la possibilità di lavorare in un ambiente più ampio e messo in sicurezza con separatori in plexiglass tra una postazione e l’altra, e consentirebbe modalità di lavoro più snelle, senza stress anche al fine di guadagnare credibilità da parte di codesta direzione strategica nei confronti del personale tutto.
Si rammenta altresì che tutto denunciato è possibile ed è un obbligo morale oltre che di diritto valutarlo con le parti sociali, attraverso l’organismo paritetico, gli R.L.S., e la R.S.U., in quanto è elemento di riorganizzazione del lavoro e di tutela e sicurezza degli addetti.
Infatti, anche se oramai la questione sta diventando ridondante attesa la manifesta sordità di codesta azienda alle istanze delle parti sociali, si ribadisce che il datore di lavoro, nella figura giuridica del commissario straordinario, è il responsabile in primis della prevenzione e della messa in sicurezza verso i lavoratori tutti, quindi deve attenersi in primis agli artt. 31-35 del D.lgs 81/2008.
Purtroppo il continuare a non ottemperare agli obblighi sopra esposti costringerà a dover adire agli organi competenti al fine di salvaguardare la dignità e la sicurezza dei lavoratori interessati.

                                                                                                                      Il Segretario Generale
                                                                                                                      Pietro Antonacchio                                                                             

Firma autografa omessa ai sensi
dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993


Al Commissario Straordinario AOU Salerno

Al Sub Commissario Amministrativo

Al Direttore dell’UOC SERVIZIO Gestione Risorse Umane
Al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza

Al Collegio Sindacale

Alla RSU

Ai delegati RSU/RSA/RLS CISL FP

                                
Oggetto: Deliberazione n. 290 del 30.04.2020 - Convenzione ASL Avellino per assunzione a tempo indeterminato di un dirigente avvocato


                                                                                                                                                                     
          In riferimento all’oggetto questa Segreteria territoriale vuole segnalare alle SS.LL. in indirizzo i propri dubbi sull’adozione dell’atto indicato in epigrafe.
A conoscenza, infatti, della CISL FP Salerno è ancora in essere il concorso per dirigenti avvocati bandito da ultimo con deliberazione n. 236/2017, il quale sembra non essere mai stato revocato ne annullato in autotutela e comunque non esistono nell’attualità le motivazioni che avrebbero eventualmente portato all’annullamento di fatto di tale provvedimento.
Tralasciando l’aspetto giuridico-formale del provvedimento de quo, sembra alquanto strano, che in questa fase, vengano fatte convenzioni con altri Enti Pubblici per l’assunzione di un dirigente avvocato (il Covid 19 per ora non deve essere tutelato in giudizio!) tralasciando, forse, degli aspetti organizzativi per la gestione emergenziale di tutt’altro spessore, anche alla luce del fatto che sembrerebbe l’ordinario rallentato con trattamento solo ed esclusivamente delle urgenze e  dei cautelari.
Si chiede pertanto al Direttore UOC S.G.R.U. le motivazioni che hanno portato ad effettuare la citata convenzione con l’ASL Avellino e, perché, in costanza di concorso pubblico per la medesima figura professionale, a conoscenza della scrivente Segreteria territoriale mai revocato, abbia preso corpo questo provvedimento.
Al R.P.C.T. si chiede inoltre di vigilare su tale situazione e verificare se esistono profili di illegittimità e di interessarsi affinché gli organi competenti riscontrino la presente nota nei termini previsti dalla L.241/90 e ss.mm.ii. anche perché un’imminente immissione in servizio potrebbe far instaurare degli inutili contenziosi a carico dell’AOU.


                                                                                                                                 Il Segretario Generale                                                                                                                                      Pietro Antonacchio
               
                                                                                 

Firma autografa omessa ai sensi
dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993

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