Da
Castel San Giorgio alla conquista di Cinecittà
Il
giovane regista Elio Di Pace lavora per Mario Martone
CASTEL
SAN GIORGIO – Un giovane regista di Castel San Giorgio, Elio Di Pace, figlio del
compianto Ugo, storico dirigente comunista e di Anna Ferraioli, da tempo tenta
la scalata al grande cinema nella capitale. Domenica sera su rai uno è andato
in onda il suo primo DocuFilm sulla storia delle Vele di Scampia, dove ha
ricostruito la storia di queste storiche abitazioni e dei suoi abitanti, alcuni
dei quali, avranno presto un nuovo alloggio sempre nella stessa zona. Un lavoro
che Di Pace ha realizzato unitamente ad altri colleghi e che ha avuto un buon
successo, non è la prima volta che il giovane si fa notare fuori dai confini
regionali per le sue abilità dietro la macchina da presa, è stato, infatti, uno
dei protagonisti della Mostra del Cinema di Venezia del 2017.
Il
suo è un cinema di comportamento, che strizza l’occhio alle grandi produzioni e
che racconta una storia non tanto attraverso la trama, ma i particolari.
Allievo
del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, si è cimentato in due
cortometraggi che si intitolano Le visite, con la supervisione di Gianni Amelio
e La chimera -appunti per un film sulle vele di Scampia. Essi raccontano la
difficile realtà di un Sud contraddittorio a causa del suo vissuto sociale.
La
storia del primo progetto è ambientata nel quartiere Stella, a Napoli. Parla di
due donne, una delle quali è madre di un ragazzo andato in carcere come capro
espiatorio. La storia si svolge nell’arco di quattro lunedì, facendo capire che
si tratta di prigione pur non mostrando mai le sbarre.
Ciò
che non viene detto diventa voce narrante della storia e, per rafforzare questo
concetto, è stato scelto un effetto di video amatoriale con qualità immagini ed
audio volutamente scadenti.
Il
secondo lavoro invece, quello che è stato mandato in onda anche da rai uno,
parla dell’abbattimento delle vele a Scampia e l’assegnazione delle nuove
case agli abitanti del quartiere. Perciò Elio Di PAce sarà con la sua troupe nei
cantieri a catturare le testimonianze delle famiglie. Le vele simboleggiano il
passaggio della malavita, e l’abbattimento è anch’esso un emblema di
rinnovamento, di pulizia da questo ambiente.
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